[13:22] Ariel Nansen si volta di soprassalto, le mani ancora sporche di farina, gli occhi sgranati dopo l'ultima volta ma vedendo che si tratta dell'ospite della locanda sospira sollevata e prende un canovaccio pulito con cui si ripulisce le mani *tal guerriero*
[13:23] Carlito Benoir si guarda intorno non c'è' praticamente nessuno.. si sposta e si siede su uno sgabello in modo che possa parlare con al taverniera in modo più confidenziale.
[13:24] Ariel Nansen vede che il guerriero si accomoda su uno sgabello e si avvicina al banco ma ovviamente dall'altro lato *posso servirti qualcosa?* chiede mantenendo un tono mite
[13:25] Carlito Benoir guarda la donna " un boccale di ale e di quello buono e dimmi subito quanto ti è dovuto " guardando la libera come per fargli capire che non è li per bere
[13:28] Ariel Nansen: sono 7 bit di rame*dice mentre già si avvia a prendere un tankard tra quelli riposti sottosopra sul banco, lo poggia poi davanti al guerriero e si china sparendo alla sua vista per prendere la botticella che tiene nella chilla a rinfrescare, si rialza e chiude la chilla con un colpetto del piede, intanto stappa la botticella e lascia che il liquido ambrato subito riempia il tankard fino all'orlo colmandosi sulla cima di una soffice e bianca schiuma, ritappa la botticella e la ripone intanto che l'uomo è libero di prendere il suo tankard o pagare
[13:30] Carlito Benoir osserva la donna e cerca di parlare con lei.. non gli viene in mente niente, ma, per il suo scopo, doveva far si che quella donna, la taverniera si fidasse di lui, e che non lo reputasse un poco di buono." Come va qua a Keibel? i traffici commerciali sono sempre buoni?" domanda sapendo che la frase è decisamente scema, ma non gli veniva in mente nulla di diverso
[13:34] Ariel Nansen dopo aver riposto la botticella nella chilla si asciuga le mani e poi si liscia le gonne, sentendo l'uomo parlarle alza gli occhi verso di lui ed inarca un sopracciglio, di solito una volta avuto da bere per i guerrieri diventa quasi trasparente a meno che non siano al 3-4 bicchiere e comincino a guardarla diversamente *mh?* mugugna alla sua domanda come se non avesse capito ma subito dopo fa spallucce *le cose vanno come al solito, almeno per me, per i traffici commerciali poi non saprei che dirti guerriero dovresti chiedere al mercante nero, lui ti saprà di sicuro dire di più...ma forse mi sbaglio e sei un mercante anche tu perciò mi fai questa domanda?* chiede con l'aria un pò confusa
[13:39] Carlito Benoir sorride alla donna " pura curiosità taverniera, solo pura curiosità." l'atteggiamento che voleva intraprendere con quella libera non andava bene cosi decide di soprassedere ai convenevoli " credo che sia difficile svolgere il tuo mestiere in una citta cosi difficile " riferendosi chiaramente agli accadimenti dei giorni precedenti " e data la mancanza di clienti , e sicuramente la possibilità di avere un guadagno facile potrebbe esserti d'aiuto taverniera " e guardandosi intorno e non vedendo nessuno appoggia 3 tarsk di rame sul bancone del bar facendo in modo che la donna li noti bene .
[13:43] Ariel Nansen fa per replicare alle sue parole sulla città difficile e la mancanza di clienti ma richiude la bocca in uno scatto quando vede le monete di rame abbinate alle parole dell'uomo, aggrotta la fronte ora e gli occhi cominciano a brillarle come sempre succede quando comincia a montarle la rabbia...pensa che il guerriero le stia proponendo "altri tipi" di servigi, lo sguardo è puntato in quello di lui, dritto e senza esitazione ed il silenzio si fa quasi opprimente ma non dirà una parola, non finché lui non si sarà spiegato ed allora..solo allora...se sarà necessario esploderà
[13:46] Carlito Benoir vedendo la faccia seria della donna, capisce che forse le sue parole sono state fraintese. Abbassa lo sguardo e lo rialza con un sorrisino ironico. " Mi servono informazioni libera. solo informazioni." e facendo cadere la piletta di monete sul tavolo" se mi saprai aiutare questi saranno tuoi.. e tu non mi avrai mai visto, intesi?" il tono di voce era sicuro e deciso. se la donna avesse allungato la mano per prendere le monete, sarebbe stato sicuro di tornare a Shiprock con molte piu informazioni utili..
[13:50] Ariel Nansen ha la mascella cosi serrata e le braccia incrociate davanti al bustino così strette che quasi sente dolore per la tensione ma in modo inatteso lui le spiega che vuole solo informazioni ..e che anche lui non l'avrà mai visto dopo...si rilassa e scioglie le braccia poggiando le mani sul banco e facendo un profondo respiro, per un momento alza gli occhi al cielo ...a Shiprock devono avere una sorta di mania o tradizione per certe cose, quasi le pare un deja vu di quando anche l'ubar del posto venne a chiederle informazioni...ma almeno il guerriero qui parla di lasciarle qualche moneta, che lei ora occhieggia interessata, si passa la punta della lingua sul labbro superiore nascosta dal velo e chiede *e che informazione vorresti guerriero mh?
[13:55] Carlito Benoir non fa trasparire un sospiro di sollievo vedendo la libera disposta. Certo che non puo permettere che la donna sappia cosa cerca prima di suggellare il patto. " non ti è dato sapere cosa cerco prima di prendere le monete, dal momento che prenderai le monete io ti faro 3 semplici domande e tu mi risponderai sinceramente. Non voglio sapere di piu di quello che non sai, se non accetterai riprenderò le mie monete e me ne andrò.... " fa una pausa di qualche inn " ma ricordati che se le informazioni che mi dirai saranno false, io tornerò, e te ne pentirai amaramente" guardando la donna dritto negli occhi e non muovendo un muscolo.
[13:58] Ariel Nansen lo ascolta fino alla fine, guarda le monete e poi guarda lui negli occhi di nuovo, la taverniera è orgogliosa, sciocca no da sfidare un uomo ma orgogliosa sicuramente sì *prenderò le monete e ti risponderò sinceramente solo se tu mi dai la tua parola che ciò che vuoi sapere non arrecherebbe alcun danno alla mia hs, altrimenti se non puoi prometterlo io non ho intenzione di toccarle quelle monete* dice ed aspetta ora la sua risposta
[14:01] Carlito Benoir spinge le monete verso la donna " nessuna cosa che ti chiederò riguarda la tua HS, e non potrà in alcun modo arrecare danno alla città. " la guarda da fare serio e deciso. i suoi occhi sono pungenti . Li strizza leggermente aspettando che la donna faccia la mossa e dopo pochi istanti , si guarda intorno e alzando leggermente la voce " avanti presto prima che arrivi qualcuno" tuona con tono grave
[14:03] Ariel Nansen poggia la mano sulle monete e le tira a se ma ancora non le mette nella borsa, queste sono quelle tipiche cose dove la fiducia non è inclusa nel prezzo *cosa vuoi sapere?
[14:05] Carlito Benoir fa cenno alla donna di avvicinarsi, ed anche lui si alza ed appoggia i gomiti al banco avvicinandosi alla libera. " mi serve sapere se in citta è arrivata una nuova schiava. " pelle chiara, ricciola, marchiata con un simbolo sulla coscia. Non so per chi si spacci, ma il suo nome è Juna" alza gli occhi e aspetta la prima risposta.
[14:06] Ariel Nansen si sporge appena giusto a dare l'impressione d'avvicinarsi ma è all'erta come ovviamente sarebbe qualunque donna in quella situazione, ascolta la domanda, poi con tono incolore risponde *no, non ho visto nessuna schiava nuova in città*.
[14:09] Carlito Benoir non poteva aspettarsi un altra risposta... non avevano notizie di Juna ormai da diversi giorni e poteva essere ovunque, quindi senza aspettare oltre passa alla seconda domanda. Questa lo interessava molto di piu della prima, per questo l'aveva lasciata come seconda." Conosci un certo Altair? ne hai sentito parlare Taverniera? è qua in città?" strizzando gli occhi.
[14:11] Ariel Nansen alza entrambe le sopracciglia a quella domanda, la stessa che tempo addietro le fece anche l'ubar *sì lo conosco, è stato ospite della locanda diverso tempo fà, un tipo strano* fa spallucce *ma non è più qui da molto tempo
[14:14] Carlito Benoir sapeva che Altair era stato in quella locanda, lo stesso Ubar glielo aveva riferito, la libera da come aveva risposto era sincera quindi poteva chiedergli la terza cosa. Senza aspettare un attimo dalla fine delle sue parole controbatte con fare più arcigno e con una leggera punta di rabbia. " e dove è?" scandendo molto bene le parole.
[14:16] Ariel Nansen si zittisce e lo guarda in cagnesco ora per il tono che ha usato con lei *ed io come posso saperlo? è passato di qui, ha detto il suo nome ed ha dormito di sopra* fa segno con l'indice verso l'alto *non è che si è fermato a conversare o che tornerà a portarmi i suoi saluti
[14:21] Carlito Benoir guarda la donna ricambiando lo sguardo in cagnesco. Dopotutto quelle semplici informazioni gli erano costate 3 tarsk. La donna doveva avere sentito per forza una qualche discussione , una frase detta sopra pensiero, una qualsiasi cosa di quello strano Altair. Chi sta all interno della locanda anche non volendo percepisce qualche informazione, anche da persone sconosciute. Lei doveva sapere per forza dove era diretto quell'uomo, direttamente o indirettamente, " pensaci molto bene Libera, e quando hai finito di pensarci, ripensaci ancora." Guarda le monete sulla sua mano. Non potevano essere andate perse. A questo punto sapeva solo che Juna non era li... ed era un magno bottino per le monete spese.
[14:27] Ariel Nansen respira a fondo alzando gli occhi al cielo, si porta una mano al velo mentre l'altra resta poggiata sulle monete, ci pensa....ci ripensa poi toglie la mano dal velo e la agita nell'aria mentre parla *tutto quel che so è che aveva degli amici in una città in cui c'era un torneo in quei giorni, si fece preparare le bisacce per il tarn per andare lì, ma il torneo è passato da un pezzo cmq la città se non sbaglio era quella di korat, magari se chiedi li avrai piu informazioni
[14:34] Carlito Benoir sente la donna....abbassa lo sguardo e sussurra.. " Korat"... un brivido gli percorre la schiena , il corpo si irrigidisce, un rigagnolo di sudore gli percorre la fronte. Solo dopo qualche ihn si accorge di aver rotto il manico del boccale con le proprie mani e di essersi ferito. Si guarda la mano, e il sangue che gli esce dal palmo della mano, meno male che era la sinistra. Il rosso del sangue gli ricorda quello che era successo a Shiprock in sua assenza, la guerra contro Krugg e la mancanza del commander Altair a difendere la sua HS. Guarda la taverniera e riprendendosi un attimo esclama" il viaggio è lungo e noi non ci siamo mai parlati, la parola di un Red può essere scritta sulla pietra e questo accordo lo porterò con me sotto terra donna. Spero per te che anche tu terrai ben segreta questa mia visita." ed incamminandosi verso l'uscita " noi non ci siamo mai visti. be Well"
[14:36] Ariel Nansen: mai *replica mettendo le monete nella borsa per sottolineare il concetto* be well guerriero *lo saluta e lo guarda andar via anche se ferito, è evidente che non vuole aiuto
[14:40] Carlito Benoir va immediatamente a prendere la sua schiava mimi. Il viaggio verso korat era lungo e pieno di pericoli, tra cui le selvagge che infestavano la Foresta dello Schendi. Non sapeva cosa sarebbe accaduto a Korat. Sapeva solamente che doveva ritrovare l'ex commander ormai fuggiasco e la schiava Juna. Doveva farlo per lui, in modo che potesse valutare il suo valore, doveva farlo per L'Ubar e per la HS che gli aveva permesso cosi tanto. presa mimi e con il sole ancora alto esce dal cancello e si dirige verso un altra avventura. stavolta di nome KORAT.
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