L'addio di Elinor

Dopo aver trovato la mappa lasciata da Kandro, un po' frastornata Elinor si dirige verso la sede dei blu. Aveva riflettuto a lungo e aveva capito che ormai non poteva più rimanere in quella città senza Kandro. Ma prima di partire vuole terminare tutti i lavori lasciati in sospeso e soprattutto scrivere una lettera per l'Ubar. Era molto affezionata a Nio, l'aveva accolta in quella città, l'aveva aiutata nei suoi studi e soprattutto le aveva dato tanta fiducia affidandole un compito delicato ma allo stesso tempo molto prestigioso.

Entra nella sede dei blu e si siede alla sua scrivania. Controlla tutte le carte e termina i lavori lasciati in sospeso poi prende una pergamena pulita e inizia a scrivere all'Ubar:



"Caro Nio,

ti scrivo queste poche righe per informarti che ho ricevuto una comunicazione da una città visitata nel mio precedente viaggio dove chiedono il mio aiuto e mi trovo in condizioni da non potermi tirare indietro.
Ti chiedo scusa per non averti detto tutto personalmente ma preferisco partire in sordina per rendere tutto il meno doloroso possibile. In questa città ho trovato un posto sicuro in cui stare e una famiglia formata da tutti gli abitanti di Shiprock. Non ti ringrazierò mai abbastanza per tutto quello che hai fatto per me.
Kandro partirà con me, ma ti lascia detto che in miniera il lavoro è avviato ed è tutto a posto.
Ti ringrazio ancora per tutto. Ti darò nostre notizie appena possibile.
Salutami tanto Juna"

Elinor di Parisan

Rilegge la lettera e una lacrima le riga il viso ma si riprende subito. Poggia la lettera ordinatamente sulla scrivania: sa che Nio la troverà sicuramente appena entrerà nella sede dei blu, ma questo le permetterà anche di partire e di allontanarsi dalla città prima che se ne accorgano.

Prima di uscire da un'ultima occhiata alla stanza che è stata il suo posto di lavoro per tanto tempo, si chiude la porta alle spalle e si avvia verso il sentiero che attraversa il bosco dove ad aspettarla c'è il mercenario (PNG) che la accompagnerà durante il viaggio.