[16:08] Carlito Benoir apre gli occhi.....di scatto. Vede le assi di legno del sottotetto di una casa sopra di lui... sdraiato a pancia in su... Un odore acre gli entra nel naso, sgradevole al punto di procurargli nausea.... fa per girare la testa sentendo i muscoli del collo indolenziti, quasi atrofizzati dal tanto che erano fermi...
Vede le tende verdi che socchiudono la finestra e un lieve raggio di sole entra nella stanza.. illuminandola. Strizza gli occhi e si domanda in che cazzo di posto si trovava....Chiude gli occhi cercando di ricordare l'ultima cosa che la sua mente aveva recepito.... apre gli occhi di scatto... il Kurii.... A quel punto sente tirare la pelle sul lato destro, appena sotto il costato.... facendosi forza alza la testa e vede molti punti di sutura, riabbassa la testa sbuffando...Cerca di ricordare attraverso indizi cosa sia successo...
Ricorda il kurr e la sua uccisione..... ma poi, dopo quelle lunghe scale per uscire dalla grotta non si ricorda più nulla.... sbuffa di nuovo.... si sente debole... si guarda intorno e non vede nessuno accanto a lui, sicuramente la sua FC l'ha curato, ed è probabilmente grazie a lei che è ancora vivo... ma la kajira doveva stargli accanto... e non c'era. Si irrigidisce e a quel gesto i punti gli tirano... al che si calma per forza.... non voleva che quei punti merdosi si strappassero....
Cerca cosi piano piano di rotolare giù da quella specie di letto, roteandosi dalla parte opposta ai punti... riesce a buttare le gambe giù dal lettino.... Era più difficile muoverle dal fatto che era forse immobile da molto tempo.... Questo faceva capire che era li sdraiato sicuramente da più di una mano, ma se i muscoli si muovevano ancora non poteva essere passata un eternità.
Si gira con il corpo contraendo i muscoli che sembravano risvegliarsi piano piano... si siede tirando su il busto e facendo un bel respiro... doveva tornarsene a casa.... immediatamente...
Si guarda intorno e vede degli stivali insanguinati.. i suoi stivali insanguinati sotto il letto... li prende e se li infila piano senza tirare il profondo taglio sulla pancia....Vede la sua armatura.... ma non riesce sicuramente a portarsela con se... la lascia li. Infondo nella green caste sarebbe stata al sicuro. Si guarda intorno cercando un appiglio per percorrere il poco spazio tra li e la sua home... Cazzo non c'era neanche un bastone in quel postaccio..... sbuffa.
Nota la sua spada.. grande ma decisamente pesante per usare come bastone, ma aveva solo quella... e quella lama d'acciaio, compagna di molte battaglie, forgiata con il sudore del padre, l'avrebbe aiutato anche in questo momento....Si allunga lanciando un piccolo urlo dal dolore..... e la afferra tirandola a se alla benemeglio... fa perno sulla punta e si issa in piedi. Le gambe tremano e le braccia pure, ma stringe i denti e comincia a camminare verso l'uscita barcollando vistosamente a destra e sinistra.
Stringe i denti arrivando alla porta e la apre. Nessuna porta era mai stata così pesante..... Sente finalmente l'aria pulita.... ShipRock si stava svegliando, era l'alba....Barcollando incomincia a camminare con le gambe che ad ogni passo sembravano sempre più pensanti, ma sempre meno indolenzite.....il dolore ai muscoli degli arti inferiori era incomprensibile ai più.. come mille punte di lancia che si conficcano tra le carni.... ma continua.... deve arrivare a casa.....
Percorre la piazza in un tempo per lui interminabile.. sale i gradini aiutandosi con al pensante spada che usa come piccolo trampolino.... poi si avvia verso la sua casa.. la vede...Arriva e appoggia la mano sulla porta trovandola inaspettatamente aperta.. corruga la fronte.... magari qualche ladro o brigante.... si incazza ancora di più con la sua kajira Amira.. ed entra.
Si accorge che non manca niente e tira un sospiro di sollievo... si lancia sul suo letto.. finalmente.....
Il suo letto.... e si abbandona in un sonno..... che sa.. non durerà come quello che l'ha accompagnato fino a quel momento....
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