lunedì 21 settembre 2015

Festa dell'equinozio d'autunno



Nio il Tuchuk Ubar di ShipRock
invita tutti gli abitanti delle città vicine
alla Festa dell'Equinozio d'Autunno
che si svolgerà 
il Terzo giorno della Quinta Mano del Sesto Mese dell'Anno 8161 Contasta Ar
(Giovedì 24 settembre 2015 data terrestre).

I cancelli rimarranno aperti per tutto il giorno
permettendo a tutti i liberi e ai loro schiavi di entrare in città.


alla 19° Ahn (ore 23:00 IT -2.00 PM SLT)

si svolgerà lo spettacolo del musico
EddieSantillo.



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A sancire l’inizio dell’autunno è proprio l’equinozio, momento astrologico che si situa tra il 21 e il 23 di settembre sulla terra e nel mese di Se'Kara-Lar-Torvis in questo mondo goreano conosciuto anche come "Seconda accensione del Fuoco Centrale". Quando il Sole entra nella costellazione della Bilancia, decretando la conclusione del ciclo produttivo e riproduttivo, la preparazione della natura al riposo invernale e l’arrivo del freddo. In agricoltura è la fine del raccolto e la festa del secondo raccolto (dell’ultima frutta e degli ortaggi e in particolare dell’uva). Ancora una volta, il giorno e la notte sono in perfetto equilibrio, come lo erano all’equinozio di primavera, ma ben presto le notti cresceranno fino ad essere più lunghe dei giorni, e l’inverno sarà di nuovo tra di noi.


E’ il tempo di raccogliere i semi dagli ultimi frutti ben maturi. E’ il tempo di essiccarli all’aria e all’ombra, di conservarli al buio e all’asciutto, aspettando la primavera per piantarli.


E’ il tempo dell’abbandono: nel fluire del fiume che scorre, nel fluire del tempo simboleggiato dal fiume. E’ il tempo dell’abbandono del passato e di ciò che è stato.


L’equinozio è dunque una ricorrenza importante non solo poiché segna il momento in cui l’estate lascia il passo all’autunno, ma, anche e soprattutto, per le potenti forze che il sole immette nell’universo in questi particolari momenti di passaggio: è questo il tempo in cui l’Uomo si può rendere conto di appartenere ad una dimensione di vita comune ad ogni essere vivente sul nostro pianeta, dimensione che si dipana lungo le stagioni, dalla primavera, attraverso l’estate, per giungere all’autunno, e infine all’inverno, esattamente come si nasce, si cresce, ci si sviluppa e si ritorna alla polvere, nell’eterno ciclo delle rinascite. 


Gli Antichi (sulla Terra) lo sapevano bene e celebravano in modo particolare questi momenti dell’Eterna Trasformazione, ma, se anche noi qui, prendendo esempio dalle conoscenze del passato terrestre, ci fermassimo un attimo ad ascoltare, certamente avremmo occasione di imparare qualcosa dalla parte più profonda della nostra Anima. Lasciamo dunque che in noi, in questa fase autunnale, cresca tutto ciò che tende alla riflessione, alla libera forte e coraggiosa volontà. In questo modo alla conoscenza della natura potremo unire un verace processo di autocoscienza

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