[05:18:52] Adilah (adilah.ghost) si siede sui gradini della sala del consiglio e sospirando prende il blocchetto con una piuma e un pò di inchiostro, si posiziona per bene ed inizia a scrivere. Sospirando si ferma di tanto in tanto per guardarsi attorno e controllare che nessuno arrivi, qualche lacrima scende mentre scrive macchiando il foglio. Dopo qualche tempo e avendo già masticato la punta della piuma quasi all'osso finisce di scrivere, non lo rilegge nemmeno per paura di modificarlo e sospirando aspetta che asciughi il foglio sventolandolo per bene. Poi si alza e bussa alla porta della sala del consiglio. Non ricevendo risposta apre un piccolo spiraglio e guarda dentro, essendo vuoto scivola dentro e posiziona la lettera sul tavolo dell'Ubar sospirando, china appena il capo per qualche secondo e lascia la lettera li uscendo, serra appena i denti e ritorna nella caserma
Papà,
si lo so non sono tuo figlio, ne so se mai mi darai questa felicità di accettare la mia richiesta.
So che tu vorresti aspettare il mio giuramento, ma, come vedi, sto facendo danni su danni anche contro la mia volontà, preso da rabbia, dalla frustrazione.
So che ancora devo migliorare molto come guerriero e Rarius, e ce la sto mettendo tutta per migliorare, ma ogni tanto è cosi difficile, è cosi dura. Cassio è un gran mentore e sono fiero di essere suo allievo, ma ogni giorno sento come se mi mancasse una parte importante della mia vita.
Sai quante volte, ho dovuto bloccare la mia voce per non chiamarti papà? Ogni giorno mi sento sempre più tuo figlio anche quando mi dai lezioni di vita dolorose.
Ieri quando mi hai detto che ti ho deluso, mi sono sentito morire, mi sono sentito male e come se tutto il mondo attorno a me crollasse. Non ho dormito tutta la notte per pensare e si, ho pianto, ho pianto perchè ti avevo deluso.
Tu sei sempre più forte nella mia vita.
Non voglio forzarti, ne voglio essere irruento o irrispettoso di ciò che mi hai detto, ma ho bisogno di chiamarti papà.
So che se divento tuo figlio sarà un grosso onore ed onere, con tutto ciò che ne comporta l'essere il figlio dell'Ubar, ma a me non interessa la parte dell'Ubar, ma dell'uomo, te l'avrei chiesto anche se fossi stato il mercante di pesce del villaggio.
Non prendere le mie parole storte, non voglio offenderti ma per me è assai difficile esprimermi e scrivere per bene ciò che desidero.
Ti prego accettami come tuo figlio, permettimi di chiamarti padre ... nel bene e nel male che questo comporta.
Mio padre era duro con me in quanto figlio maggiore e ho sentito la sua frusta sulla mia schiena molte volte, per non parlare delle sue mani, e so che è anche questo il dovere di un padre, l'educare suo figlio in ogni modo, lo so bene e io affronterò ogni tua cosa con onore e fierezza.
Ti voglio bene papà
Adilah
[05:18:52] Adilah (adilah.ghost) le scritte erano leggermente tremolanti e alcune parole erano scritte a zampe di vulo. Una delle parole era sbiadita come se vi fosse caduta una goccia d'acqua sopra, una lacrima....
[09:05 AM] Nio [Niovali Serrao] entra nella Sala Consiliare e nota un foglio sulla scrivania, si avvicina e legge quanto scritto dal biondino ... sorride ... prende penna e inchiostro e scrive quanto segue sullo stesso foglio ...
Hai esagerato e lo sai ... vuoi essere prima del tempo uomo e guerriero? Va bene!
Ti aspetto domani in arena alla ventesima ora ... vedi di non mancare.
Non ti darò un'altra opportunità di questo puoi stare certo.
Nio il Tuchuk ... Ubar di ShipRock
P.S.: io per te sono ancora Nio, Ubar di ShipRock"
[09:05 AM] Nio [Niovali Serrao] poi piega la lettera, chiama una guardia e gliela da da portare alla caserma e da consegnare direttamente al biondino ...
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